giovedì 3 maggio 2007

Royal-Sarkozy: pari la sfida TV ma...chi vincerà?

di Antonio Lieto


Il grande evento sul quale erano puntati i riflettori degli analisti politici di tutto il mondo si è consumato ieri notte. Più di venti milioni i francesi incollati alla TV per assistere all'attesissimo confronto tra i due pretendenti all'Eliseo: la candidata socialista Ségolène Royal ed il neogollista Nicolas Sarkozy. La sfida, che avrebbe dovuto decidere, o quanto meno indicare, il futuro Presidente della Repubblica Francese si è conclusa in parità lasciando, in buona sostanza, le cose così come stavano (come spesso accade in sfide elettorali di questo tipo a meno di clamorose gaffes comunicative di uno degli sfidanti)


I due contendenti hanno approcciato in modo differente al confronto televisivo evidenziando stili e necessità comunicative abbastanza diverse l'uno dall'altro.
Più aggressiva la Royal (che doveva cercare di recuperare lo svantaggio rispetto al rivale di centrodestra), più sereno e prevedibile, invece, Nicolas Sarkozy (che doveva cercare di "vendere" alla pubblica opinione una immagine rassicurante di sé con la quale poter strizzare l'occhio all'elettorato centrista orfano della guida di Bayrou).

Il confronto è stato caratterizzato da numerose interruzioni e battibecchi tra i due sfidanti (altro che dibattiti italiani!).
La Royal è sembrata più convincente di Sarkozy su temi di carattere sociale mostrando maggiore sensibilità rispetto al candidato neogollista.
Sarkozy, dal canto suo, ha cercato di non strafare e si è preoccupato soprattutto di "mantenere" il vantaggio attribuitogli dai sondaggi e dai risultati della prima tornata elettorale cercando di mettere in difficoltà la candidata socialista sui temi di natura economica.

Ad ogni modo, comunque, il tubo catodico non sembra avere smosso più di tanto la situazione. E questo a tutto vantaggio del candidato di centrodestra che, da questo confronto televisivo, aveva tutto da perdere e niente da guadagnare.

Messe così le cose la campagna elettorale sembrerebbe, dunque, chiusa. Il risultato scontato. Ma, fortunatamente, non tutto è prevedibile (almeno per ora). La dichiarazione di qualche ora fa del leader centrista Bayrou ("non so quello che farò ma comincio a sapere quello che non farò. Non voterò per Sarkozy"), infatti, potrebbe riaprire i giochi determinando una travaso di voti di una parte dell'elettorato centrista (caratterizzato da un'elevata fluidità elettorale) verso il partito socialista di Ségolène Royal. E, se cosi fosse, sarebbe davvero davvero dura per Sarkozy fermare l'ascesa della Royal al seggio dell'Eliseo.

mercoledì 20 dicembre 2006

Agorà

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